Il nuovo Patent Box, una opportunità per le imprese che investono in R&S
- Massimiliano Redolfi
- 27 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 8 ott 2024

Il regime Patent Box, riformato dalla Circolare n. 5/E del 24 febbraio 2023, introduce importanti novità per quanto riguarda l’agevolazione fiscale sui beni immateriali utilizzati in attività di impresa, con particolare attenzione al software protetto da copyright. Ecco i punti chiave relativi a questo tema, che rappresenta una delle categorie agevolabili nel nuovo quadro normativo.
Il Software Protetto da Copyright nel Regime Patent Box
Il software protetto da copyright rientra tra i beni immateriali agevolabili, come stabilito dall’articolo 6 del D.L. n. 146/2021 e confermato nella circolare. Per poter usufruire del regime agevolativo, il software deve soddisfare i seguenti requisiti:
1. Originalità: Il software deve essere originale, inteso come risultato di una creazione intellettuale dell’autore, in conformità con la Legge 22 aprile 1941, n. 633 sul diritto d’autore. Sono esclusi dalla tutela le idee e i principi che stanno alla base del software, compresi quelli relativi alle interfacce.
2. Prova di esistenza: È necessario dimostrare la titolarità dei diritti esclusivi sul software attraverso una dichiarazione sostitutiva, redatta ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, da conservare ed esibire in caso di controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria. Questa dichiarazione deve attestare l’originalità e la creatività del software, includendo anche una descrizione del programma.
Agevolazioni Fiscali e Deducibilità
Nel nuovo regime, le spese sostenute per lo sviluppo, la manutenzione e la protezione del software protetto da copyright sono maggiorate del 110% ai fini della deducibilità fiscale. Questo significa che per ogni euro speso in ricerca e sviluppo (R&D) per il software, le imprese possono dedurre dal proprio reddito imponibile un importo maggiorato, riducendo così la tassazione complessiva.
Il vantaggio per le imprese è evidente: l’incentivo mira a supportare la continua innovazione e lo sviluppo tecnologico, riducendo l’onere fiscale delle aziende che investono in attività di R&D su software protetti da copyright.
Semplificazione e Procedura
Un altro elemento rilevante del nuovo regime è la semplificazione della procedura di accesso e fruizione del beneficio. A differenza del precedente regime, che prevedeva istruttorie complesse e accordi preventivi con l’Agenzia delle Entrate, il nuovo sistema consente alle imprese di beneficiare direttamente dell’agevolazione, con un eventuale controllo successivo da parte dell’amministrazione fiscale.
Inoltre, per le imprese che ottengono un titolo di privativa industriale (ad esempio, brevetti) relativo al software, è previsto un meccanismo premiale che consente di dedurre anche le spese sostenute nei precedenti otto periodi d’imposta per le attività di R&D connesse a tali beni immateriali.
Conclusione
Il nuovo regime Patent Box rappresenta un’opportunità significativa per le aziende del settore tecnologico e software, permettendo di ridurre il carico fiscale attraverso una deduzione maggiorata delle spese per attività di ricerca e sviluppo. Per beneficiare dell’agevolazione, è fondamentale che il software sia tutelato dal diritto d’autore e che l’impresa fornisca la documentazione idonea a dimostrare il rispetto dei requisiti previsti.
Questa riforma non solo incentiva la crescita e l’innovazione, ma rende anche più agevole per le imprese il processo di fruizione dei benefici fiscali, semplificando la burocrazia e garantendo maggiore certezza nei rapporti con l’Amministrazione finanziaria